Come sempre più spesso mi accade (colpa dell'età... eh eh eh) mi basta un niente per fare un confronto tra IERI e OGGI.
Oggi è toccato alla poesia SAN MARTINO, risvegliare in me certi ricordi.
E' inutile che io specifici che YESTERDAY esce quasi sempre vincitore... almeno ai miei occhi...

 

SAN MARTINO è una delle tante poesie che nella mia vita scolastica (elementari e medie) imparai a memoria.
Ed è anche una delle poche che ricordo ancora tutta a memoria.
L'altra è PIANTO ANTICO sempre del Carducci, forse perchè piaceva tanto a mio padre che spesso la recitava.
Agli esami di Terza Media, noi studenti dell'epoca, portavamo non so quante poesie, di cui sapevamo vita morte e miracoli, oltre ovviamente ad averle imparate a memoria.
Io ne portai ben 13... me lo ricordo come se fossi oggi.
Alcuni titoli?

IL SABATO DEL VILLAGGIO
LA CAVALLINA STORNA
SANT'AMBROGIO
DAVANTI A SAN GUIDO
X AGOSTO
L'AQUILONE
I PASTORI

...e chissà quante altre ancora di cui ora mi sfugge il titolo.
Di queste poesie (tranne per le due succitate) ricordo solo i versi iniziali (per forza... erano quelli che si ripetevano di più nell'impararle...).
Di una sola ricordo la parte finale: IL SABATO DEL VILLAGGIO.
Era la frase che spesso mi ripeteva mio padre:

"Godi, fanciullo mio; stato soave,
Stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
Ch'anco tardi a venir non ti sia grave"


Caro dolcissimo Babbo... sapessi quante volte mi ricordo di questo tuo monito e cerco di trarne insegnamento... anche se spesso non ci riesco...

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